Perchè scegliere Studio Doris
Scegliere Studio Doris significa affidarsi a un partner competente e concreto, specializzato in qualità, sicurezza alimentare, etichettatura e formazione..
Da oltre venta'anni anni offriamo consulenza tecnica e gestionale con un approccio concreto e orientato ai risultati.
Offriamo soluzioni personalizzate e aggiornate, pensate per rendere la conformità normativa un vero vantaggio competitivo.
Collaboriamo con aziende di ogni dimensione, accompagnandole nel percorso di crescita, certificazione e innovazione.
Scegliere Studio Doris significa:
- avere un unico referente tecnico per qualità, sicurezza e conformità normativa;
- ridurre i rischi e semplificare la gestione dei processi aziendali;
- migliorare l’efficienza, la tracciabilità e la reputazione del marchio;
- accedere a formazione mirata e strumenti digitali per la gestione integrata della qualità.
Per maggiori dettagli clicca sul pulsante cosa ti offriamo.
Le nostre competenze
La normativa richiede che il controllo sulla sicurezza in ambito agroalimentare sia articolato su due livelli diversi:
- uno interno all'azienda, rappresentato dall'applicazione delle diverse leggi e regolamenti da parte del titolare dell'industria agroalimentare o da un suo delegato
- uno esterno, rappresentato dalle Autorità di controllo, che devono verificare sul campo la loro corretta applicazione.
L'autocontrollo, secondo il sistema H.A.C.C.P. mira ad assicurare la qualità, l'igiene e la sicurezza dei prodotti alimentari, attraverso l'individuazione dei punti critici di controllo, per prevenire, eliminare o ridurre ad un livello accettabile un rischio per gli alimenti.
La normativa prevede l’elaborazione di un Manuale di autocontrollo che rappresenti la realtà lavorativa aziendale ed elenchi i possibili rischi biologici, chimici e fisici e radiologici, i punti critici e le misure correttive da mettere in atto per garantire la salubrità dei prodotti.
Interessa tutte le aziende che operano in ambito alimentare: dalla produzione primaria (allevamento e coltivazione) alla trasformazione, stoccaggio e distribuzione dei prodotti alimentari.
Le informazioni in etichetta
Dal 13 dicembre 2014 tutti gli operatori del settore alimentare devono rispettare il Reg. (UE) 1169/2011 sulle informazioni ai consumatori. Il regolamento richiede etichette chiare, veritiere e non ingannevoli riguardo le caratteristiche dei prodotti e l'OSA è responsabile della correttezza delle informazioni riportate. Le etichette devono riportare obbligatoriamente dati come ingredienti e allergeni, con caratteri leggibili e non ambigui e devono includere le modalità di smaltimento delle confezioni.
Le schede tecniche rappresentano lo strumento principale di comunicazione tra produttore, trasformatori e clienti.
Devono fornire tutte le informazioni utili per una corretta etichettatura o informazione al consumatore finale.
Anche se non esiste un formato unico, devono rispettare i principi del Regolemento UE 1169/2011: riguardano materie prime, semilavorati, prodotti finiti, additivi e aromi e devono includere dati sul packaging primario e soecondario e la paletizzazione.

Autocontrollo e HACCP

Etichettatura e schede tecniche


Le certificazioni volontarie
Le certificazioni volontarie rappresentano uno degli strumenti più efficaci per qualificare e valutare i fornitori lungo la filiera agroalimentare, riducendo i costi complessivi e aumentando il livello di sicurezza.
Gli standard internazionali richiedono:
- l’adozione di un sistema HACCP,
- un sistema documentato di gestione della qualità,
- il controllo dell’ambiente produttivo, del prodotto, del processo e del personale.
Considerata ormai un requisito essenziale per operare nel settore, la certificazione consente di accedere a nuovi mercati, mantenere i clienti acquisiti e partecipare a gare o appalti pubblici. Le aziende certificate godono inoltre di maggiore visibilità, organizzazione e competitività.
Accanto a questi sistemi, trovano sempre più spazio le pratiche di Food Defense e Food Fraud.
La Food Defense tutela le derrate alimentari da atti intenzionali di contaminazione o manomissione dovuti ad agenti biologici, chimici, fisici o radiologici, mentre l’HACCP si concentra sui pericoli accidentali.
La Food Fraud, invece, riguarda la manipolazione o rappresentazione ingannevole intenzionale di prodotti o ingredienti, con gravi conseguenze economiche e reputazionali.
La Food Defense tutela le derrate alimentari da atti intenzionali di contaminazione o manomissione dovuti ad agenti biologici, chimici, fisici o radiologici, mentre l’HACCP si concentra sui pericoli accidentali.
La Food Fraud, invece, riguarda la manipolazione o rappresentazione ingannevole intenzionale di prodotti o ingredienti, con gravi conseguenze economiche e reputazionali.
Tutti i principali standard (IFS, BRC, IFS Logistic, FDA) richiedono che le aziende adottino procedure specifiche per prevenire e individuare segni di manomissione o frode, proteggendo così la sicurezza dei prodotti e la fiducia dei consumatori.
Lo standard BRCGS (Brand Reputation Compliance Global Standards), sviluppato da un'associazione di organizzazioni della distribuzione inglese, per i prodotti alimentari, si propone di aiutare i retailer a soddisfare pienamente gli obblighi legali ed a proteggere il consumatore, assicurando che i fornitori di prodotto a marchio operino nel rispetto di alcuni requisiti fondamentali e di standard qualitativi ben definiti.
Lo schema BRCGS rappresenta uno degli strumenti più validi per la valutazione dei fornitori di marca privata.
E' diventato indispensabile per chi vuole esportare nel Regno Unito.
Lo Standard IFS (International Food Standard), sviluppato dalle più importanti imprese della grande distribuzione tedesca e francese, alle quali si è affincata la grande distribuzione nazionale, rappresenta uno standard specifico per i sistemi di sicurezza finalizzati a garantire la conformità dei fornitori e dimostrare la capacità dei rivenditori della GDO nell’assicurare la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari.
Siamo specializzati nella consulenza collegata alla certificazione IFS Logistic, uno standard di settore, sempre più richiesto dalla GDO alle aziende che fanno servizio di trasporto (su gomma, terra, nave, ecc..) e logistica.
La norma ISO 22000 è una norma quadro che integra in un unico standard gli elementi chiave fondamentali per assicurare la sicurezza alimentare, applicando il metodo HACCP, come descritto dal Codex Alimentarius, internazionalmente valido e riconosciuto, in abbinamento alle buone pratiche di fabbricazione (GMP) e alle buone pratiche igieniche (GHP), e armonizzando i diversi schemi HACCP basati su norme nazionali differenti (ad es. in Italia la UNI 10854).
- Produzioni primaria animale e vegetale
- Prodotti deperibili di origine animale e vegetale
- Produzione destinata all’alimentazione animale
- Prodotti alimentari a lunga conservazione
- Ristorazione e Distribuzione
La norma ISO 22005 è uno standard tecnico volontario, che va oltre il requisito normativo della rintracciabilità, previsto all’art.18 del Reg.CE n.178/02, e che detta alcuni requisiti di natura tecnico-organizzativa per implementare un sistema di rintracciabilità sia all’interno di un’azienda che lungo una filiera.
La certificazione attesta la garanzia e la documentazione della rintracciabilità del prodotto lungo tutte le fasi della sua elaborazione, relativamente a:
- prodotti e componenti rilevanti
- organizzazioni coinvolte
- flussi materiali
- obiettivi
I disciplinari tecnici di produzione (DOP o IGP, antibiotic free, gluten free, biologico, ecc...) contengono l'insieme delle indicazioni e/o prassi operative a cui il produttore del prodotto certificato deve attenersi.
Queste regole vengono stabilite dai produttori e dagli enti che valutano le domande di certificazione, e rappresentano l'essenza stessa della certificazione, poichè definiscono le qualità garantite al consumatore che acquista il prodotto certificato.
Gli standards della sostenibilità ittica MSC/ASC soddisfano le linee guida internazionali sulle migliori pratiche per la certificazione di prodotti ittici e l'ecolabelling.
Gli standard sono stati sviluppati attraverso la consultazione con l'industria della pesca, scienziati, ambientalisti, esperti e stakeholders.
Esistono 3 tipi di standard:
Esistono 3 tipi di standard:
- per le aziende di pesca
- per gli allevamenti ittici.
- per la Catena di Custodia (clicca qui per saperne di più).

Anagrafe bovina e disciplinari tecnici
Anagrafe bovina
La rintracciabilità è uno dei requisiti importanti in un sistema di gestione della qualità del settore agroalimentare.
E' quindi fondamentale che venga registrato ogni movimento degli animali allevati: i dati degli animali e dei loro spostamnti sono registrati tramite SPID nella BDN di Teramo, un sistema completamente informatizzato e visibile non solo agli allevatori, ma anche ai vari soggetti interessati nella filiera e alle Autorità di controllo.
Disciplnari tecnici
Aderire ad un disciplinare tecnico ha lo scopo di certificare la veridicità delle informazioni inerenti le carni commercializzate e la loro tracciabilità dall'allevamento al punto vendita, consentendo così alle organizzazioni della filiera di fornire in etichetta, sulla base di un disciplinare approvato dal Mipaaf, oltre alle informazioni circa il paese di origine e la denominazione dell'impresa, anche talune caratteristiche o condizioni di produzione delle carni o dell'animale.
L’allevatore, che aderisce ad un Disciplinare tecnico, si impegna a produrre secondo precise regole ed a sottoporre il suo allevamento a controlli periodici da parte dei tecnici dell'organizzazione che detiene il disciplinare e dell’Ente terzo.
Le esportazione extra UE
Per esportare fuori dall’UE è essenziale considerare gli accordi internazionali tra UE e Paesi terzi, che regolano aspetti doganali, sanitari e commerciali.
Le autorità del Paese di destinazione possono limitare l’importazione in base a valutazioni del rischio, come emergenze fitosanitarie.
Oltre ai documenti doganali (fattura, certificato d’origine, trasporto), servono certificati specifici: sanitario, fitosanitario e autorizzazioni ministeriali.
Alcuni Paesi richiedono certificati veterinari con requisiti lungo l’intera filiera.
Gli standard volontari (es. BRC per il Regno Unito) sono spesso indispensabili per accedere ai mercati esteri.
Le regole sull’etichettatura variano: non basta tradurre quella UE, serve un’analisi della normativa locale.
Possono inoltre esistere restrizioni su additivi o ingredienti che richiedono adeguamenti del prodotto prima dell’export.
Oltre ai documenti doganali (fattura, certificato d’origine, trasporto), servono certificati specifici: sanitario, fitosanitario e autorizzazioni ministeriali.
Alcuni Paesi richiedono certificati veterinari con requisiti lungo l’intera filiera.
Gli standard volontari (es. BRC per il Regno Unito) sono spesso indispensabili per accedere ai mercati esteri.
Le regole sull’etichettatura variano: non basta tradurre quella UE, serve un’analisi della normativa locale.
Possono inoltre esistere restrizioni su additivi o ingredienti che richiedono adeguamenti del prodotto prima dell’export.
La Food & Drug Administration (FDA), agenzia pubblica statunitense che regola i prodotti alimentari e farmaceutici, applica il Food Safety Modernization Act (FSMA), che impone a tutti gli operatori del settore alimentare registrati e intenzionati a esportare prodotti trasformati negli Stati Uniti di:
- rispettare le disposizioni del Codice dei Regolamenti Federali (CFR), in particolare il Titolo 21;
- adottare un sistema di gestione della sicurezza alimentare conforme alle nuove Rules, tra cui i Preventive Controls for Human Food (PCHF);
- nominare una figura interna qualificata (PCQI – Preventive Controls Qualified Individual) responsabile della gestione e della sicurezza degli alimenti destinati all’export.

Export in USA e altri paesi extra UE
Finanziamenti
Ogni anno vengono pubblicati bandi per contributi a livello comunitario, nazionale o regionale a cui un'azienda potrebbe accedere se volesse fare investimenti per ampliare la propria attività, iniziare un iter di certificazione, acquistare nuove attrezzature, sviluppare nuovi progetti o impiegare risorse nella formazione.

Finanziamenti